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Il rimedio omeopatico Bryonia nasce dalla pianta conosciuta con il nome scientifico di Bryonia alba. Questa specie erbacea perenne fa parte della famiglia delle Cucurbitaceae, alla quale appartengono anche zucche e cocomeri.
Il rimedio omeopatico Bryonia si ottiene dalla tintura madre delle radici fresche della pianta Bryonia alba, diluita e dinamizzata. Al fine di ottenere la Bryonia utilizzabile in Omeopatia le radici della pianta devono essere raccolte prima della fioritura, che avviene da aprile a maggio.
La tintura madre contiene varie sostanze:
- glucidi (chiamati anche carboidrati, zuccheri, saccaridi);
- lipidi (chiamati anche grassi);
- steroli (sostanze grasse di origine vegetale);
- tracce di oli essenziali;
- cucurbitacine (composti naturali dagli effetti antiinfiammatori e analgesici).
La Bryonia viene usata in Omeopatia per le sue proprietà utili nel trattamento dei seguenti disturbi:
- livello fisico: malattie che si manifestano lentamente, come ad esempio influenza e affezioni acute;
- livello psichico: il rimedio è indicato per chi si sente oppresso e ha uno stato d’animo cupo; aiuta a superare gli stati di agitazione e la paura, ristabilisce l’equilibrio interiore.
Bryonia è uno dei principali policresti dell’Omeopatia. Ha, infatti, un’azione ad ampio spettro e può essere impiegato per la cura di vari disturbi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
I suoi sinergici possono essere Sulphur, Sulphur iodatum (nelle fasi acute), Alumina, Lycopodium (nelle fasi croniche), Natrum muriaticum, Rhus toxicodendron, Phosphorus.
L’azione di Bryonia viene espletata principalmente sul sistema nervoso centrale, sulla pelle e sulle membrane. È essenzialmente un rimedio del dolore ed è indicato soprattutto quando i sintomi sono dovuti a malattie causate da microrganismi patogeni, stati tossici o stati collerici.
Il rimedio omeopatico Bryonia si usa in questi casi principali:
- mal di testa o cefalea: la cefalea è spesso concomitante con stipsi ed altri disturbi digestivi, con vertigini, con febbre;
- nevralgie: nevralgia del trigemino, cervico-brachiale con rigidità dei muscoli della nuca e del collo, sciatica;
- vertigini che si presentano soprattutto al mattino alzandosi;
- infiammazione degli occhi e delle palpebre;
- bocca, labbra, lingua e gola secche e aride, afte, alitosi, faringite;
- difficoltà digestive con sensazione di peso sullo stomaco, singhiozzo, eruttazioni frequenti, nausea, vomito, stipsi o diarrea;
- disturbi all’apparato urinario: gotta, cistite;
- disturbi all’apparato genitale: fitte nei testicoli, cisti ovariche, seno dolente, amenorrea o dismenorrea;
- problemi all’apparato respiratorio: afonia, asma, tosse, bronchite, fitte al torace;
- dolori articolari: artrite, reumatismi, artrosi;
- pelle secca, forfora, prurito;
- febbre e influenza.