Il rimedio omeopatico Drosera si ottiene dalla Drosera rotundifolia, una pianta carnivora che cattura gli insetti e li digerisce grazie al fluido secreto dalle ghiandole situate sulla parte superiore delle foglie. Per le sue virtù antispasmodiche viene considerata un valido rimedio contro le forme acute di tosse secca e insistente accompagnata da abbondante sudorazione e conati di vomito.
La Drosera è una pianta dall’azione antispasmodica, broncosedativa e antisettica, decongestionante, antinfiammatoria ed espettorante. L’azione sulla tosse è dovuta in particolare al droserone, una sostanza calmante che permette di agire sulla muscolatura liscia dei bronchi. Per ottenere la Tintura Madre viene impiegata la pianta intera e fresca.
Il rimedio viene tradizionalmente utilizzato nei seguenti casi:
- tosse violenta, spasmodica e profonda ( pertussoide);
- dolori ossei;
- voce rauca e atona;
- rigidità alle caviglie;
- irrequietezza;
- irritazione faringea e fitte toraciche;
- conati di vomito durante la tosse;
- asma che si associa ad intenso broncospasmo, cianosi e senso di soffocamento.
La tosse è un riflesso fisiologico, difensivo dell’organismo che serve a mantenere le vie respiratorie prive di sostanze irritanti o ostruttive al fine di garantire una corretta ed efficace respirazione. La tosse, come quasi tutti ormai sanno, può essere secca o grassa (meglio sarebbe dire “produttiva”), caratterizzata, quest’ultima, dalla presenza di muco.
La tosse non va trascurata, lasciando che si trascini per lungo tempo senza motivi: potrebbe essere infatti la spia di disturbi più seri.
La cause più comuni sono le patologie respiratorie e l’irritazione delle vie aeree superiori: faringe, laringe e trachea. L’irritazione può essere causata da agenti esterni come polveri, fumo di sigaretta, gas, clima freddo-umido oppure da infezioni di origine virale o batterica.
L’Omeopatia offre moltissimi rimedi per la tosse in quanto sintomo di diverse patologie. Drosera, ad esempio, viene impiegato in caso di tosse secca e convulsa, parossistica e cavernosa. Il paziente per il quale è indicato questo rimedio soffre di attacchi di tosse molto ravvicinati e fatica a riprendere fiato. La tosse, inoltre, è causata da un’irritazione a livello di trachea, faringe e bronchi che procurano una sensazione di solletico o di corpo estraneo, soprattutto a livello tracheale.
Il tipo Drosera è una persona solitamente irrequieta (soprattutto quando sta male) e ostinata. Tale soggetto quando è solo soffre di ansia e, in generale, ha difficoltà a concentrarsi. Soffre inoltre di manie di persecuzione e ha un gran timore di ricevere brutte notizie.
Di seguito le principali caratteristiche del rimedio in riferimento al soggetto per il quale è particolarmente indicato:
Azione generale:
- apparato respiratorio;
- sistema linfatico;
- apparato osteoarticolare.
Generalità:
- sensazione di solletico laringeo;
- senso di oppressione toracica;
- cianosi del volto durante gli accessi di tosse.
Principali indicazioni cliniche:
- laringo-tracheo-bronchite con tosse pertussoide;
- pertosse;
- tosse da compressione legata ad adenopatie tubercolari;
- artrite reattiva;
- sinovite dell’anca.
Solitamente i sintomi presentati del soggetto Drosera migliorano con l’aria fresca, con la pressione, muovendosi, seduti con la schiena eretta e con la quiete; peggiorano dopo mezzanotte, stando sdraiati, parlando e cantando, con cibi e bevande freddi, piangendo.